Battaglia di Bitonto

Battaglia di Bitonto
parte della conquista borbonica delle Due Sicilie
La Battaglia di Bitonto di Giovanni Luigi Rocco, opera esposta al Museo del ejercito di Toledo
Data25 maggio 1734
LuogoBitonto, Regno di Napoli
EsitoVittoria spagnola e conseguente fine del dominio asburgico sul Regno di Napoli
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
14 000 uomini tra
fanteria e cavalleria
10 000 (6500 fanti e 3500 cavalieri)
Perdite
100 morti
196 feriti
1000 morti
1000 feriti
2500 catturati
La battaglia ha un importante valore storico, segnando infatti il recupero dell'indipendenza, dopo oltre due secoli, del Regno di Napoli, precedentemente vicereame in mano agli Asburgo e, ancora prima, agli spagnoli.
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La battaglia di Bitonto fu combattuta il 25 maggio 1734 nei pressi della città, tra l'esercito spagnolo, comandato dal generale duca di Montemar, e quello austriaco, guidato dal principe di Belmonte.

Essa si colloca nel contesto della guerra di successione polacca, e in particolare della conquista borbonica delle Due Sicilie e si concluse con la disfatta dell'esercito austriaco e la vittoria totale degli spagnoli che portò definitivamente il Regno di Napoli sotto il dominio di Carlo di Borbone. La vittoria fu importante per gli spagnoli perché ottenuta senza la partecipazione degli alleati francesi.

È inoltre citata nel Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa in una delle tante affermazioni del principio gattopardesco[1].

  1. ^ Del resto, intendiamoci bene. Carlo III, lui, era forse perfettamente a posto? Anche la battaglia di Bitonto fu una specie di quella battaglia di Bisacquino o di Corleone o di che so io, nella quale i Piemontesi prenderanno a scoppole i nostri; una di quelle battaglie combattute affinché tutto rimanga come è. Del resto, neppure Giove era il legittimo re dell'Olimpo.

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